La Sinossi di un romanzo è un’esposizione schematica in grado di fornire una sintesi della trama dell’opera. Una buona sinossi deve riuscire a comunicare nella maniera più breve e chiara possibile il contenuto del romanzo, mettendo in luce gli avvenimenti principali e la struttura del libro che si sta andando a presentare.
Chiunque abbia già avuto qualche esperienza nel mondo dell’editoria sa bene che il primo contatto con un editore passa necessariamente dalla presentazione della sinossi del proprio libro. Questo è motivo di grande ansia da parte degli scrittori alle prime armi, mi è capitato spesso di sentire lamentele a riguardo per diversi motivi.
Esiste la (vana) aspettativa che un editore legga l’intera opera per farsi un’idea della storia, quando in realtà è già un’impresa far arrivare una sinossi nelle mani di un buon editore!
Uno degli errori più comuni è quello di immaginarla come l’equivalente alla quarta di copertina. Tenete bene a mente che non si tratta in alcun modo della stessa cosa.
La quarta di copertina, infatti, si rivolge al lettore e deve puntare ad attirare la sua attenzione e a convincerlo ad acquistare il nostro libro anziché un altro presente in libreria o all’interno di uno store digitale. La sinossi serve per far capire all’editore le potenzialità del progetto che state proponendo.
Cosa vuol dire Sinossi
Per comprenderne alla perfezione il significato è utile dare uno sguardo all’etimologia della parola. Il termine Sinossi deriva dal greco, più precisamente dal composto di σύν (con, insieme) e ὄψις (vista), che uniti assieme creano σύνοψις (sunopsis), ovvero sguardo d’insieme.
Può rivelarsi molto utile tenerlo a mente nel momento in cui ci si approccia alla stesura perché indica esattamente l’obiettivo che dobbiamo porci: fornire uno sguardo d’insieme sul romanzo senza tralasciarne i dettagli principali.
Ovviamente è possibile scrivere una sinossi di qualsiasi tipo di storia esistente, come il racconto breve, le raccolte di poesia, il fumetto, il film e addirittura il videogioco.
Nel cinema, in particolare, i cosiddetti elevator pitch hanno una funzione del tutto sovrapponibile a quella della sinossi per gli scrittori: gli autori in cerca di produttori e sponsor sono chiamati ad illustrare il proprio film in pochissimo tempo.
L’idea è quella di interessare un potenziale investitore proponendogli il film come se si stesse facendo un viaggio nello stesso ascensore e il suo span d’attenzione durasse dal momento in cui si chiudono le porte a quando si riaprono una volta arrivati al piano.
A che cosa serve una sinossi
Si tratta di quello strumento che serve principalmente ad interfacciarsi con i professionisti del mondo dell’editoria per convincerli della bontà della vostra opera e spingerli ad interessarsi e ad investire su di voi.
Una volta terminata la stesura del manoscritto arriva infatti il momento di uscire allo scoperto ed entrare in contatto con chi si occuperà in futuro di pubblicarlo.
Il nostro obiettivo, a questo punto, è quello di fornire una sintesi più chiara possibile dei contenuti del romanzo, facendone emergere una visione unitaria e coerente che sia in grado di presentare l’opera in una forma comprensibile.
La sinossi è prima di tutto uno strumento di marketing per l’opera da sfruttare prima dell’avvenuta pubblicazione, quindi dovremo fare attenzione ad inserire al suo interno tutte le informazioni cruciali che vogliamo comunicare del nostro romanzo.
Ad esempio, non bisogna temere di dichiarare il finale. Tanti autori scrivono sinossi immaginando di dover colpire l’editore, di catturarne l’attenzione creando dell’inutile suspense.
In realtà l’editore vuole sapere in primis come va a finire una possibile opera che potrebbe finire nel suo catalogo. Vuole conoscerne il punto di forza, vuole capire di che genere si tratta e se il finale manda un messaggio in linea con il suo piano editoriale.
Si tratta inoltre di uno dei punti principali che interessa chiunque voglia sapere come scrivere un libro.
Come strutturare e cosa inserire in una sinossi vincente
Una sinossi efficace comunica all’editore se avete le idee ben chiare sulla struttura profonda del romanzo che state proponendo. Se siete consapevoli dell’eventuale messaggio che state passando, se avete coscienza del tema morale che state comunicando, eccetera.
È quindi molto importante mettere in risalto le componenti fondamentali del nostro romanzo, fra cui l’inizio, lo svolgimento e la fine della vicenda narrata.
Non dovrete nemmeno tralasciare anche eventuali plot twist che possano far appassionare il lettore durante la lettura: questo serve all’editore per capire quali siano gli elementi più forti da vendere.
La struttura da seguire è quindi la seguente:
- Chi sono i personaggi, quali sono le loro debolezze iniziali, quale sia il loro problema che fa scaturire la storia, quale sia il loro bisogno profondo che sarà il motore trainante della storia.
- Svolgimento – quali sono i passaggi fondamentali che la trama deve compiere per rispondere al progresso della storia. Quelli che io chiamo i driver.
- Climax – Ricordate di esplicitare la parte più interessante del racconto e, quindi, di inserire all’interno della sinossi dei chiari riferimenti circa la sua risoluzione.
- Finale – Non state scrivendo una quarta di copertina, quindi non abbiate paura di raccontare come si conclude la storia
Ci tengo a ripetere che è molto importante far trasparire le motivazioni dei personaggi all’interno della sinossi. Non avremo molto spazio a disposizione, quindi non c’è bisogno di caratterizzare i personaggi ma è molto importante rendere evidente cosa li spinge ad agire in un certo modo durante la narrazione.
Paradossalmente, è molto meno importante il contesto del mondo in cui si muovono questi personaggi, quella che generalmente viene chiamata Lore. Questo perché in poche righe passerebbe comunque in maniera approssimativa, per cui è solo un punto a vostro sfavore proporre un’ambientazione troppo arzigogolata.
Sì, sto parlando proprio con voi, aspiranti scrittori Fantasy… riducete al massimo gli elementi del vostro magico mondo della fantasia, e andate al sodo.
Cos’è davvero memorabile e necessario da raccontare del vostro mondo? Qual è l’elemento essenziale affinché la trama abbia un senso? Fermatevi lì, e concentratevi sul resto.
Alcune regole chiave per scrivere una sinossi
Per assicurarci che la sinossi che stiamo scrivendo riesca a catturare l’attenzione di chi andrà a leggerla dovremo andare ad osservare alcune regole molto importanti.
- Il tono. In primis è importante stabilire un tono consono al romanzo che stiamo proponendo nonostante il poco spazio a disposizione, quindi è bene utilizzare un lessico il più evocativo possibile, che deve riuscire contemporaneamente a distinguere il nostro scritto dagli altri e adattarsi al tono utilizzato nel romanzo. È una delle operazioni più difficili e mette in crisi anche scrittori con grande esperienza, ma è un passaggio molto importante.
- I Plot Twist. Spesso gli scrittori faticano a svelare quali sono i momenti più intensi e stupefacenti del proprio libro, per paura che esso perda d’efficacia. Quando si tratta di scrivere una sinossi, invece, è bene assicurarsi di includerli all’interno dello scritto. Un editore deve essere a conoscenza dello svolgimento della narrazione nella sua interezza per potersi convincere della bontà di quello che gli stiamo proponendo. Se la nostra storia contiene dei plot twist allora dovremmo preparare il terreno sin dall’introduzione. Per esempio scegliendo un tono e delle parole che vadano in qualche modo a preannunciare uno sconvolgimento futuro senza essere troppo espliciti. Successivamente, si spiegherà chiaramente l’entità del ribaltamento contenuto nella storia al momento giusto.
- Il punto di vista. Per scrivere una sinossi corretta bisogna necessariamente fare affidamento alla terza persona, a prescindere dal punto di vista che abbiamo scelto per il nostro romanzo, e bisogna necessariamente scrivere al presente indicativo. Immaginiamo di aver scritto un romanzo di fantascienza e di aver scelto di raccontare la storia dal punto di vista di un invasore alieno. All’interno della sinossi dovremo distaccarci dal suo punto di vista ed affidarci alla prospettiva in terza persona, ma è importante comunicare all’editore la nostra scelta particolare. Nel nostro caso basterà cominciare la sinossi dicendo proprio che la storia è raccontata dal punto di vista dell’invasore alieno: questo sarà utile all’editore o all’agente per comprendere la particolarità del contesto e delle dinamiche della storia senza rendere il nostro scritto poco comprensibile.
- La scorrevolezza. Quello che esce dalla vostra penna o dai vostri polpastrelli sarà sempre molto più scorrevole nella vostra testa che in quella degli altri. Fatevi aiutare da delle persone esterne che abbiano possibilmente una buona esperienza di lettura, fategli leggere la vostra sinossi e assicuratevi che scorra e che non contenga errori o passaggi poco chiari.Il confronto esterno è molto importante per poter avere un punto di vista più oggettivo possibile sul proprio lavoro.
- Lasciatevi ispirare dai migliori. Se vi trovate in difficoltà, soprattutto quando siete alle prime armi o alle prime pubblicazioni, non vergognatevi di prendere ispirazione da altri scrittori più esperti. Cercate le sinossi dei romanzi dei grandi autori: se sono stati pubblicati evidentemente hanno saputo scrivere delle sinossi utili al loro scopo, no?
Quanto deve essere lunga in media una sinossi
Quando si parla della lunghezza di una sinossi, purtroppo, non esiste una regola uguale per tutti. Il consiglio migliore è quello di andare a consultare direttamente i siti degli editori a cui si vuole inviare il proprio lavoro per scoprire quali siano le loro richieste.
In linea generale, però, per la sinossi di un romanzo si tende a considerare come misura standard quella delle 1800/2000 battute (spazi inclusi). Se non avete modo di verificare le richieste specifiche dell’editore seguite quest’indicazione e non sbaglierete.
Se il nostro dovesse essere un romanzo particolarmente lungo è possibile sforare un po’ ma la convenzione vuole che non si vadano mai a superare le 2 o 3 cartelle editoriali (in rarissimi casi).
Molto spesso capitano editori che chiedono sinossi brevi da 600 battute, cosa che rende la vita molto ardua allo scrittore inesperto: cosa mettere dentro? cosa tenere fuori? Nel dubbio, tenete fuori tutta l’ambientazione.
Concentratevi piuttosto a trasmettere dei personaggi interessanti e un percorso con un finale accattivante e degno. Occhio però: quando parlo di concentrarsi sui personaggi, non intendo la loro storia personale. Quella serve solo in funzione specifica dei problemi e dei traumi che avete appioppato ad essi.
Esempio. Il vostro romanzo è su una donna in carriera che ha avuto un vissuto di povertà e che, divenuta avvocato, si è posta l’obiettivo di aiutare altre persone in grande difficoltà, questo perché ha ancora dei terrori notturni per i giorni duri che ha dovuto passare da ragazzina.
Non serve parlare del perché il suo passato sia stato così difficile, che la sua povertà sia stata causata, ad esempio, dal padre alcolizzato che ha perso tutto alle macchinette e che la madre soffriva di sindrome da shopping compulsivo.
Andiamo a ciò che ci interessa davvero: Carla è un’avvocatessa in carriera con un passato di forte disagio familiare, che si è posta l’obiettivo di vita di aiutare clienti che vivono esperienze simili a quelle capitate a lei da bambina. Di giorno dimostra ferocia e acutezza in aula, di notte vive di incubi e di terrori che le impediscono di mantenere una qualsivoglia relazione affettiva.
Calcolo del numero ideale di cartelle e costo del servizio
La cartella editoriale è una delle principali unità di misura della scrittura, così come le battute. Siccome potremmo affidarci a dei professionisti che si occupano di redigere sinossi e quarte di copertina su commissione, è utile familiarizzare con le cartelle editoriali e con il costo medio del servizio.
Una cartella editoriale è un foglio di 1.800 battute suddivise in 30 righe da 60 battute ognuna. Ovviamente gli spazi sono inclusi nel conteggio. Non includo eventuali costi dato che sono troppo variabili e potrebbero distorcere le vostre stime.
Esempio di Sinossi
Riprendo l’esempio di prima sulla nostra avvocatessa, e vi propongo una possibile sinossi di un romanzo su di lei, estremamente asciugata ma con tutto ciò che serve allo scopo.
Carla è un’avvocatessa in carriera con un passato di forte disagio familiare, che si è posta l’obiettivo di vita di aiutare i clienti che vivono esperienze simili a quelle capitate a lei da bambina.
Di giorno dimostra ferocia e acutezza in aula, di notte vive di incubi e di terrori che le impediscono di mantenere una qualsivoglia relazione affettiva. Questa mancanza nella sua sfera privata è un pensiero onnipresente che lei soffoca con il superlavoro.
Mal sopporta avere amici, dato che prova un’invidia umiliante nei confronti di chi è riuscito ad accasarsi e a trovare una felicità nel nido domestico. Così come odia chi si approfitta dei suoi clienti: i casi per cui si batte più volentieri sono per difendere ragazze ridotte in povertà da genitori indegni.
Un giorno conosce Paola, brasiliana arrivata in Italia tramite un matrimonio combinato che sopravvive sbarcando il lunario come prostituta.
Si tratta di un caso diverso dai soliti: la donna è perseguitata dal marito che l’aveva comprata e portata in patria, e da cui lei è riuscita faticosamente a smarcarsi finendo però a dover battere per campare.
Paula è fragile, rabbiosa e vittima di sporadici momenti di vuoto, dove torna a parlare nella sua lingua madre e perde lucidità. Carla prende il suo caso di petto e si impegna a portare il suo caso in aula e vincerlo clamorosamente.
Per non lasciar Paula da sola allo sbando, riesce a vincere il terrore di avere qualcun altro a vivere in casa sua, e la ospita.
Nasce un’amicizia complessa fra le due donne. Paula è diffidente, a tratti malevola e sofferente. Carla prova repulsione istintiva per lei, soprattutto di notte, perché teme nel suo intimo che Paula scopra quanto sia fragile in realtà.
(CUT – per esigenze di spazio, elimino tutto lo svolgimento e andiamo al colpo di scena e al finale).
Carla scopre una verità scomoda: Paula ha derubato l’ex marito a sua insaputa e ha taciuto del fatto sin dal principio. Questo rende la sua causa molto debole.
Ciononostante, decide di portarla avanti, come se in fondo fosse lei a essere la vittima desiderosa di una vendetta ad ogni costo.
Il fatto che Paula abbia rubato per sopravvivere non fa che darle la spinta finale, perché è ciò che aveva dovuto fare lei alla sua età, quando era scappata di casa dopo aver trafugato tutto ciò che poteva per permettersi di avviare gli studi di avvocatura. Quest’eco del suo passato la rende spericolata.
Arriva al punto da inscenare false prove, così da porsi in vantaggio nei confronti dell’ex marito, che da antagonista scivola lentamente in una posizione in bilico fra vittima e carnefice.
Carla vincerà la causa, Paula sarà libera, e l’ex marito sarà rovinato. Ma la nostra avvocatessa tornerà a vivere sola nella sua casa, conscia del fatto di aver passato la vita a illudersi: non stava aiutando i suoi clienti per empatia, bensì per proseguire in una sorta di vendetta eterna, priva di giustizia, carica esclusivamente di acredine e di oscurità.
[potenzialmente, si può anche specificare il genere del romanzo che stiamo presentando, ad esempio: l’Avvocatessa Carla è un thriller psicologico con elementi romance ambientato in Italia negli anni 2000, etc].
Conclusioni
Per concludere rivediamo brevemente tutte le caratteristiche che deve avere una sinossi formalmente corretta.
- La sinossi è un riassunto completo e ragionato del romanzo
- Non confondere mai sinossi e quarta di copertina: hanno due scopi differenti e, di conseguenza, vanno redatte in maniera differente
- La sinossi deve contenere l’inizio, lo svolgimento, il climax e la fine del romanzo. Se nel romanzo sono presenti dei colpi di scena particolari vanno inclusi ed esplicitati
- No sprecare spazio per caratterizzare il passato dei personaggi o approfondire sottotrame secondarie, così come perdere tempo a spiegare l’ambientazione nel dettaglio. Concentrarsi piuttosto sulle motivazioni dei protagonisti e sul tono della scrittura
- Una buona sinossi tende a non superare le 1800 battute (spazi inclusi).
- Le sinossi vanno scritte al presente indicativo e in terza persona, a prescindere dal punto di vista adottato all’interno del romanzo. Se il vostro scritto si basa su un punto di vista particolare è bene esplicitarlo all’inizio della vostra sinossi per offrire un contesto a chi andrà a leggerla
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