Il libro cartaceo è l’emblema della cultura umana. Dall’invenzione della stampa a caratteri mobili ad opera di Gutenberg (almeno per quanto riguarda l’Occidente: si presume che in Cina fossero già giunti a questa innovazione diverso tempo prima), il libro è l’elemento archetipico e fondamentale della conservazione, diffusione e arricchimento del sapere dell’umanità. Tutti noi abbiamo letto almeno un libro nella nostra vita, che sia stato per motivi scolastici o per puro diletto. Sui libri abbiamo studiato, ci siamo diplomati o laureati, e regolarmente ci imbattiamo in testi da analizzare per gestire il nostro lavoro.
C’è poco da dire sul libro cartaceo che non sia ovvio.
Ma da qualche anno, grazie al progresso della tecnologia, è nata l’opportunità di leggere libri in un formato dematerializzato, cioè senza la necessità che siano stampati su carta: sto parlando del libro digitale, l’ebook, apparso nei primi anni 70 ma che ha trovato spazio e utilità nell’ultimo decennio grazie all’avanzamento dei dispositivi elettronici tascabili, come gli smartphone e i tablet.
Ora che abbiamo la possibilità, è venuto il tempo di accantonare il caro vecchio libro di carta in favore di una versione smart e non stampata?
Vediamo i pro e i contro di una scelta del genere.
Il libro in digitale
Uno dei primi formati di libro digitale, nonché ancora molto diffuso, è il PDF. Chi non ha mai avuto a che fare con un file del genere? Si tratta di un formato utilizzato per distribuire contenuto testuale e visivo che ha ormai trenta se non più anni. Questo tipo di file è stato per lungo tempo il più comune per i libri digitali, che venivano scambiati via mail o nei forum per poi essere letti al PC. Il PDF ha contribuito alla diffusione del concetto stesso di poter leggere un libro, un fumetto o un saggio senza averne la versione cartacea in mano, e inevitabilmente ha contribuito all’esplosione del fenomeno della pirateria: i libri venivano noleggiati in biblioteca, scansionati, uniti in un singolo file e distribuiti illecitamente.
Qual è però il problema di un libro in PDF? Il primo davvero insormontabile è l’impossibilità di adattare il testo ai diversi dispositivi su cui viene letto. Un PDF è come una foto di qualcosa: al massimo puoi zoomare per leggere il testo più comodamente, ma tale testo non si redistribuisce sullo schermo favorendone la leggibilità.
I primi formati con la capacità di adattare il testo in base ai dispositivi – escludendo vecchi standard degli anni 80 e 90 che non hanno mai preso piede – sono l’EPUB e il KINDLE.
Perché è necessario che un libro digitale sia adattabile in base al dispositivo su cui viene consumato?
- È sgradevole dover ingrandire l’immagine per leggere meglio, ed è ancora più sgradevole dover spostare la visuale sul documento durante la lettura
- Un testo piccolo e mal formattato affatica la lettura e diminuisce la comprensione del testo
- Certi dispositivi vengono tagliati fuori: leggere su uno smartphone un testo non adattabile è un’esperienza orribile
I formati come il Kindle e l’Epub risolvono questo problema perché il testo si riadatta – come dimensione di carattere, lunghezza delle frasi, grandezza delle pagine – allo schermo del dispositivo in questione.
In questo modo, un libro Kindle o Epub aperto sul telefonino avrà un aspetto diverso in base alla risoluzione dello schermo, la grandezza dello stesso, etc.
Questo consente la migliore esperienza d’uso e di lettura, indipendentemente dal dispositivo utilizzato.
I due grandi gruppi: Kindle e Epub
Entriamo nel dettaglio dei due formati. Partiamo dal Kindle, o per meglio dire, dal formato Mobi, che è l’estensione dei file in questione. Rilevato da Amazon e lanciato nel 2009, è un formato proprietario che può essere letto solo dai dispositivi per l’appunto chiamati Amazon Kindle, oppure dall’applicazione dedicata sempre di Amazon per smartphone e tablet. Amazon ha investito fortemente nel mercato del libro digitale, di fatto prendendone il controllo e dominandolo. Amazon vende le versioni digitali di decine di migliaia di libri, oltre che pubblicarne a nome suo. Il suo servizio Kindle Direct Publishing permette agli autori di pubblicarsi in autonomia, foraggiando quindi l’immenso catalogo dei titoli indipendenti.
Il formato Mobi può essere letto solo dall’ecosistema Amazon, e allo stesso tempo, i dispositivi Amazon non riescono a leggere altri formati.
Parliamo ora di Epub, diventato standard dal 2007 per quanto riguarda la pubblicazione di libri in formato elettronico. Ogni dispositivo in grado di leggere libri digitali – ad eccezione del suddetto Kindle – può leggere questo formato. Esistono numerosi dispositivi nonché applicazioni di terze parti che consentono di leggere Epub.
In quanto a qualità del formato, personalmente, non noto differenze così rilevanti. Non parlo di codice, bensì di esperienza utente. Entrambi permettono che il testo sia modificato in grandezza e tipo di font, possono essere evidenziati, si possono prendere note eccetera. Quello che cambia è ciò che si trova da leggere. Tutte le librerie online ad esclusione di Amazon, vendono file Epub, per cui serve un lettore o una app per l’Epub. Amazon invece vende solo Kindle. Quindi la scelta se legarsi al mondo Epub o Kindle è condizionata da che titoli si desidera leggere e dalle offerte a disposizione. I libri in digitale di solito costano meno dei corrispondenti cartacei, ma abitualmente i prezzi sono identici su ogni store.
Amazon, dalla sua, ha un vasto catalogo che abbraccia anche tanti indipendenti, offrendo allo stesso tempo le versioni cartacee o delle formule di acquisto del cartaceo con prestito del file digitale nell’attesa che arrivi il prodotto stampato. In più offre Kindle Unlimited, una forma ad abbonamento mensile per leggere tutto ciò che è distribuito con l’autorizzazione Kindle Unlimited, senza pagare i libri uno per uno. E non solo: se si è utenti Prime è possibile accedere a numerosi titoli gratuitamente. Non è un catalogo immenso, ma ha dei titoli pregevoli che spaziano dai saggi, ai fumetti e ai romanzi.
Amazon insomma sta investendo e spingendo parecchio nel mondo dei libri elettronici, più di chiunque altro. Il suo punto di forza è la consistenza dell’esperienza utente: una persona può sfruttare il suo smartphone, poi magari passare al lettore Kindle, proseguendo nel tablet, sempre con tutti i propri libri aggiornati a catalogo e partendo da dove si era rimasti.
L’Epub invece, essendo proveniente da fonti diverse e potendo essere letto su dispositivi differenti, offre un’esperienza un po’ frammentata. Ci sono dispositivi che funzionano meglio, altri no. Ci sono app che usano certi font, altre no. Un libro appare diverso su ogni dispositivo o app sul mercato, cosa che a mio parere dà meno la sensazione di possedere una vera e propria libreria digitale.
Va puntualizzato che la percentuale di lettori che usano lo smartphone per leggere, supera di gran lunga i lettori che usano tablet o dispositivi dedicati come gli ebook reader. Viviamo in un’epoca di mobilità estrema, il tempo è poco e la lettura occupa sempre più spesso intercapedini fra le cose da fare della giornata: durante gli spostamenti per andare o tornare dal lavoro e dalla scuola, la sera prima di andare a letto, e perché no, in bagno. In questi contesti domina lo smartphone come primario strumento di lettura.
In tal caso, l’app di Amazon Kindle è ben studiata, facile e piacevole da usare, e si ha a disposizione tutto il proprio catalogo sempre in tasca. Con tale app però non è possibile usufruire degli Epub, per cui chi desidera invece non legarsi all’ecosistema Amazon, dovrà dotarsi di una app di terze parti, e qui è un po’ una questione di fortuna. Ce ne sono tantissime, alcune valide come ReadEra, altre molto meno perché contengono pubblicità o interpretano male i file.
Se escludiamo lo smartphone e consideriamo i tablet, ci troviamo di fronte alla medesima situazione. Se abbiamo un tablet Android, la questione non cambia: o si usa Amazon Kindle App, oppure una di terze parti. Idem se si ha Apple Ipad.
Tralasciando i dispositivi tuttofare come smartphone e tablet, passiamo ora a descrivere i veri e propri ebook reader.
I lettori di ebook
Qui, il mercato è spaccato in due. Da una parte c’è Amazon Kindle, il lettore venduto da Amazon e proposto in una linea basic retroilluminata, una chiamata Paperwhite con una risoluzione migliore e la resistenza all’acqua, e la versione top di gamma Oasis. Quest’ultimo è molto caro a mio avviso e destinato a lettori esigenti e assidui. L’ideale è il Paperwhite, per qualità del dispositivo e le varie features appetibili: non è male l’idea di leggersi un libro comodamente nella vasca da bagno o in piscina. Il lettore basic, dal costo inferiore ai 100€, può essere un ottimo regalo o un primo acquisto per testare il mondo dei libri digitali. Inoltre esistono le varianti con la pubblicità, in pratica il dispositivo mostra uno sponsor sullo schermo prima di accedere ai propri libri. Può piacere come non, ma se si vuole risparmiare, c’è il modo.
Dalla parte invece degli epub, c’è un mondo vasto ed eterogeneo. Prima di tutto, specifico che esistono decine di ebook reader di varie marche, cinesi e non, da Xiaomi, Nook, Banggood e quant’altro, per cui ce ne sono di ogni prezzo, forma e funzionalità. Tutti questi leggono Epub e vanno connessi al PC per poterli “caricare” di libri.
Ma se vogliamo parlare di un’offerta integrata paragonabile a Kindle, allora c’è un solo vero competitor di Amazon: Kobo.
Kobo è uno store online – molto fornito – che vende libri in formato Epub e offre anche in vendita il suo ebook reader. L’approccio è come quello di Amazon: imporsi sul mercato degli Epub e diventando il vero competitor di Amazon Kindle.
Anche il Kobo è offerto in una versione Top di gamma – Kobo Forma – a prezzi analoghi a Kindle Oasis, intorno a 250€, poi c’è la versione intermedia Clara-H20 anche questa resistente all’acqua e dal prezzo pari a quello di Kindle Paperwhite, e una versione economica Kobo-Nia che rivaleggia con l’entry level di Amazon. In più c’è Kobo Libra, intermedio fra il top di gamma e il Clara-H20. Insomma, l’offerta è piuttosto granulare.
La qualità di lettura, lo anticipo subito, è simile. Leggere un libro su Kobo o Kindle non è differente al punto da muovere la decisione fra uno dei due.
Quindi, quale scegliere?
PRO DI KINDLE:
- L’ecosistema Amazon è completo in tutto e per tutto
- Offerte continue sui prodotti e sui libri
- Qualità del lettore ed economicità della linea entry level
- Catalogo Amazon che comprende anche miriadi di autori emergenti e indipendenti
- I servizi: Kindle Unlimited per il lettore accanito, Prime Reading per avere libri gratuiti
PRO DI KOBO:
- Non ci si lega all’ecosistema Amazon
- si resta liberi di comprare Epub dove si vuole, non solo su Kobo
- Gamma di formati supportati più ampia
- Lettore Top di gamma da 8” di schermo, comodo per leggere anche fumetti
I vantaggi del libro digitale
Ma quali sono i vantaggi di leggere libri digitali rispetto ai titoli cartacei? Il primo e il più importante, è la bassa impronta ecologica del libro digitale. Un ebook non deve essere stampato – quindi niente carta né inchiostro da consumare, non deve essere spedito, quindi niente trasporto. Può essere inviato in un istante ovunque, e può essere letto su dispositivi che già servono ad altro, come gli smartphone, rendendo l’impatto ambientale pressoché zero. Inoltre, sono di solito più economici del corrispettivo stampato, e una vasta libreria può essere racchiusa in un singolo dispositivo, eliminando spazio occupato in casa.
Inoltre, per studiare sono ottimi dato che permettono di sottolineare e prendere note, effettuare ricerche direttamente selezionando il testo, è a disposizione un dizionario, e vari altri strumenti molto comodi.
Gli svantaggi
Se chiedete agli amanti della lettura tradizionale, tendono a elencare solo svantaggi o mancanze nell’ebook: il “profumo della carta”, il gesto di girare la pagina, il contatto fisico con l’oggetto, il possederlo per poi arricchire la propria libreria in salotto, eccetera. Reputo però che siano problemi che possono essere considerati molto personali. Io ad esempio preferisco avere tanti libri in un solo piccolo dispositivo, sempre a disposizione.
Il vero svantaggio, e questo lo dico da scrittore, è la pirateria.
Gli ebook, essendo digitali, possono essere copiati e distribuiti su forum, chat, gruppi Telegram e quant’altro. Esistono protezioni che gli editori applicano ai file, il famoso DRM, ma è facilmente aggirabile con semplici programmi che conoscono tutti. Anche un libro per Kindle può essere aperto e convertito affinché sia letto da un qualsiasi lettore Epub… basta una breve ricerca online per scoprire come.
Quindi, a livello di autore e casa editrice, la grana principale dell’ebook è la sua facilità di replicazione e distribuzione illegale.
Un’altra considerazione personale: secondo me gli ebook sono ancora troppo cari. È facile trovare versioni digitali che si discostano di pochi euro rispetto alla controparte cartacea. Questo è ingiusto. Un ebook è davvero facile da creare e non ha più alcun costo di mantenimento una volta prodotto. Niente stampa, niente trasporto, niente di niente. I prezzi artificiosamente alti stanno frenandone la diffusione. Potete approfondire l’argomento acquisti dando un’occhiata alla mia opinione sul dove acquistare libri al giorno d’oggi.
Conclusioni
Come saprete, io pubblico tramite Amazon KDP e i miei libri sono tutti disponibili per lettori Kindle, ed esistono anche in versione cartacea stampata sempre da Amazon. Ho posseduto lettori Epub di marche misconosciute, ho usato il Kobo e ho tuttora un Kindle. Personalmente preferisco quest’ultimo, soprattutto per Prime Reading, una manna se si vuole sfogliare un libro senza spendere un soldo, anche solo per staccare da un titolo più importante appena finito e prima di approdare a un nuovo acquisto.
Pro libri cartacei:
– Non hanno una batteria che ti si può scaricare.
– Fanno arredo.
– Se cadono non ti si rompono;
– In spiaggia non si surriscaldano;
– L’emozione che danno.
Kobo, Kindle, troppo costosi…
ciao Donatella,
Sono tutti “pro” importanti a vantaggio dei libri cartacei, sicuramente.
L’unico appunto è sul costo, considerando che gli ebook tendono a costare molto meno, un lettore si ripaga abbastanza velocemente – se si è dei lettori “seriali”.
Sto valutando il passaggio al digitale. Sono un lettore da 1 libro alla settimana minimo, per fortuna che sfrutto le biblioteche. Anche loro si sono digitalizzate e offrono i prestiti in formato mlol. Il mio passaggio è motivato dalla riduzione di peso da portare, infatti leggo spesso in giro o al lavoro e dal pensiero di dove siano passati i libri presi in prestito in biblio. Sicuramente il contatto con la carta è impagabile ma qualche danno l’ho provocato anche io sui libri in prestito per incidenti vari. Luca
Buongiorno Luca,
con un tale volume di libri letti all’anno, direi che passare al digitale è la soluzione preferibile. Meno peso. Meno costi. Più praticità.